ISTRUZIONI PER LA PREDISPOSIZIONE E L’INVIO DELLA MODULISTICA DEL MINISTERO DELL’ECONOMIA E FINANZE NECESSARIA PER OTTENERE IL PAGAMENTO DELLE SOMME LIQUIDATE A TITOLO DI EQUA RIPARAZIONE (LEGGE PINTO)
Al fine di velocizzare la procedura finalizzata alla riscossione, da parte dei Clienti dello Studio legale Coronas, delle somme loro liquidate a titolo di equa riparazione, si forniscono indicazioni per la compilazione del nuovo modulo predisposto a tal fine dal Ministero dell’Economia e delle Finanze.
Nel momento in cui l’assistito riceve dallo Studio legale Coronas, a mezzo comunicazione di posta ordinaria o di posta elettronica, la richiesta di compilazione e di consegna, tra l’altro, del modulo per la riscossione delle somme liquidate a titolo di equa riparazione, è necessario seguire le seguenti istruzioni.
- compilare in modo perfettamente leggibile il modulo Allegato a (Modulo riscossione Ricorrente), seguendo attentamente l’esempio dell’Allegato a.1 (Esempio compilazione modulo ricorrente). Si raccomanda di compilare esclusivamente i campi del modulo Allegato a corrispondenti a quelli compilati nell’esempio fornito dall’allegato a.1 e di verificare bene la trascrizione del codice IBAN, che è sempre composto, tra numeri e lettere, da 27 caratteri;
- fare una fotocopia perfettamente leggibile del fronte e del retro di un documento d’identità (carta d’identità o passaporto o documento militare o patente), avente validità almeno per dodici mesi;
- fare una fotocopia perfettamente leggibile del fronte e del retro del tesserino fiscale o del tesserino sanitario;
- previo controllo della completezza della documentazione e della corretta compilazione del modulo, inviare all’indirizzo dello Studio legale Coronas (Via Giuseppe Ferrari n.4, 00195 ROMA) tutto quanto sopra specificato (modulo, fotocopia del documento d’identità, fotocopia del tesserino fiscale o sanitario), oltre che quant’altro richiesto nella lettera ricevuta, utilizzando esclusivamente la posta ordinaria o, preferibilmente, raccomandata.
Si raccomanda la massima rapidità nel dare risposta e la massima precisione nell’applicare le istruzioni sopra fornite, in quanto il ritardo, l’inesatta compilazione del modulo o l’incompletezza/illeggibilità dell’ulteriore documentazione di uno solo anche dei ricorrenti inseriti nello stesso decreto ritarda la lavorazione della pratica da parte del competente Ministero e, quindi, il pagamento, oltre che del ritardatario, anche di tutti gli altri interessati.
Si evidenzia che:
- tutto quanto sopra è richiesto dalle disposizioni introdotte dalla legge di stabilità per il 2016;
- è necessario avere a proprio nome un codice IBAN, in quanto il pagamento da parte del competente Ministero viene effettuato a mezzo bonifico e non più con assegno circolare;
- un indirizzo di posta elettronica, anche di un familiare, attivo e consultato con regolarità, velocizza la lavorazione della pratica, in quanto consente di rimediare tempestivamente ad eventuali mancanze od irregolarità della documentazione, senza dover attendere i tempi lunghi della posta;
- solo dopo aver raccolto tutta la documentazione di tutti gli interessati ad uno stesso decreto di liquidazione di equa riparazione, lo Studio legale Coronas può provvedere all’invio della stessa al competente Ministero;
- ricevuta la documentazione, il competente Ministero ha sei mesi di tempo per effettuare il pagamento;
- decorsi i suddetti sei mesi senza che il competente Ministero abbia provveduto al pagamento, è possibile attivare la procedura giudiziaria per ottenerlo coattivamente.
In caso di decesso del ricorrente, gli eredi – che, per poter riscuotere le somme liquidate a titolo di equa riparazione a favore del medesimo, dovranno compilare anche il modulo Allegato b (Modulo riscossione Erede ricorrente) – sono pregati di mettersi in contatto con lo Studio legale Coronas, per ottenere tutte le indicazioni necessarie od opportune a tal fine.
Studio legale Coronas